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Mosca dell'olivo

Discussione sui trattamenti, sui prodotti e sulle epoche
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vignaiolo
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Mosca dell'olivo

Messaggio da vignaiolo » sabato 15 settembre 2018, 18:05

Ciao a tutti. Voi cosa utilizzate per la mosca dell'olivo?
E quando effettuate il oppure i trattamenti?


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Emilio
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Re: Mosca dell'olivo

Messaggio da Emilio » sabato 15 settembre 2018, 18:51

Sai che in vita mia non ne ho mai fatti alle mie piante......
E nemmeno mio papà.
Tuttavia ti posso dire che chi li fa qui da me usa un composto a base di spinosad e lo fa 4-5 volte anno, proprio iniziando circa in questo periodo o qualche settimana prima.

vignaiolo
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Re: Mosca dell'olivo

Messaggio da vignaiolo » sabato 15 settembre 2018, 20:35

Lo spinosad.
Si usa anche per la mosca degli agrumi, se non erro.
Quindi da te non usano le fitotrappole?

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Emilio
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Re: Mosca dell'olivo

Messaggio da Emilio » domenica 16 settembre 2018, 13:35

Per quanto riguarda La mosca dell’olivo è particolarmente attiva dal mese di settembre soprattutto quando le temperature sono comprese tra i 23 – 27 °C.
Le trappole vengono utilizzate soprattutto per fare il monitoraggio.
Nelle annate caratterizzate da inverni miti, con primavere ed estati più fresche, il monitoraggio della mosca olearia (Bactrocera oleae) va fatto precocemente: già a metà giugno! Se si verificano temperature elevate in estate, il monitoraggio va posticipato al mese di luglio.
Attraverso l’impiego di trappole cromotropiche gialle (attirano, solo con il colore, mosche di entrambi i sessi) e di trappole con feromoni (attirano solo il maschio).
Da sola,come sistema di lotta però, risulta inefficace nei grossi oliveti. Può essere utile nei piccoli oliveti di famiglia per limitare la crescita della popolazione di mosche olearie. Bisognerà usare un buon numero di trappole e sostituirle periodicamente.

Un metodo biologico prevede l’impiego di sali di rame o il caolino sfruttandone l’attività indiretta di controllo del parassita. Con l’aumentare del problema della mosca dell’olivo sono stati registrati nuovi prodotti impiegabili in agricoltura biologica, si tratta di Beauveria bassiana e Spinosad.

Le olive bucate dalla mosca, infatti, possono essere invase da microrganismi che provocano marciumi, oltre a determinare la diffusione di altre patologie, tra le quali la Rogna dell’olivo (Pseudomonas savastanoi). La presenza della mosca dell'olivo condiziona in modo sensibile sia l’entità che la qualità della produzione nella maggior parte delle zone di coltivazione.

Si lo Spinosad si usa anche per la mosca degli agrumi. I composti a base di spinosad più utilizzati sono il Natria della Bayer e lo Spyntor Fly della Dow ed il Conserve SC della Compo.

Foto della mosca
Immagine

Enrico
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Re: Mosca dell'olivo

Messaggio da Enrico » lunedì 21 gennaio 2019, 12:34

Mi interessa il discorso "eco-trap" e vorrei capire se effettivamente sono efficaci nella lotta alla mosca. Attendo lumi. Grazie.

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Emilio
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Re: Mosca dell'olivo

Messaggio da Emilio » lunedì 21 gennaio 2019, 13:17

Ciao, le eco-trap... siamo sempre li io non uso niente nel mio uliveto, anche perchè fortunatamente non ho tanti problemi contro le mosche.
Un grosso coltivatore ulivicolo della zona in passato ha fatto tanti esperimenti, ed alla fine provando le eco-trappole si è trovato bene.
Non ti risolve il problema al 100%, ma lo argina parecchio. Naturalmente le eco-trap funzionano bene in annate con attacchi normali.
Poi se hai un piccolo uliveto ed il tuo vicino non lo usa e non fa nessuna lotta contro la mosca..... non avrai nessun risultato o al massimo scarsi risultati.

Di solito si posiziona 1 trappola ogni due piante in caso di piante giovani o di media taglia , mentre va applicata 1 trappola a pianta nel caso di olivi alti più di 5 metri.
Il numero di trappole/ha non deve mai essere inferiore a 100/ha.

Le trappole devono essere installate nel periodo dell'indurimento del nocciolo (dai primi di giugno ai primi di luglio in funzione della precocità) lasciandole fino alla raccolta. In generale Eco-Trap assicura una buona efficienza per tutto il periodo di permanenza in campo, ma in caso di forti attacchi della mosca si può rendere necessario un rafforzamento col posizionamento di ulteriori trappole ad inizio settembre o l'intergrazione con un trattamento chimico.

Ti risordo che per l'acquisto delle eco-trap ci vuole il patentino.

Indicazioni di pericolo: Xn – Nocivo
ogni trappola contiene:
1,7-Dioxaspiro [5.5] undecano (feromone sessuale). g 0,1
Deltametrina . g 0,019
Bicarbonato di ammonio q.b. a.. g 100

Enrico
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Re: Mosca dell'olivo

Messaggio da Enrico » martedì 22 gennaio 2019, 9:03

Grazie! Purtroppo la parte finale del tuo intervento mi taglia le gambe: il patentino! Il problema della mosca in Abruzzo, nella passata stagione, è stato grandissimo tanto da non far raccogliere le olive. Sono stato forse uno dei pochi fortunati ma siccome il pwricolo è sempre presente vorrei non farmi trovare impreparato. Avevo appunto pensato alle eco-trap ma essendo preclusa questa soluzione, vorrei avere qualche suggerimento: quali prodotti chimici mi consigliate?. Leggo del caolino: potrebbe essere efficace?. Grazie.

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Emilio
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Re: Mosca dell'olivo

Messaggio da Emilio » martedì 22 gennaio 2019, 17:24

Il caolino è un metodo di lotta biologica e che si basa semplicemente sulla copertura della parte verde della pianta. La mosca è attratta dal colore verde che caratterizza la chioma dell'ulivo, quindi dal momento che il caolino camuffa la pianta rendendola bianca viene a mancare questo riferimento l'interesse della mosca nei confronti della pianta decade quasi completamente.
L’efficacia del caolino e’ dovuta anche ad altri fattori tra cui pare ci sia il suo ph basico. Infatti si è capito che la mosca viene anche attirata nella sua ovo-deposizione sul frutto, dalla presenza sulla stessa di batteri simbionti, proteine, enzimi e valori di ph caratteristici dell’ oliva, con cui il nostro prodotto interferisce.

Non ha tossicità a differenza dei molti dei formulati in commercio che invece ne presentano sia per l’ambiente che per l’operatore.
Il caolino dato correttamente, funziona meglio degli insetticidi attuali, dove comunque le olive vengono visitate e punte (puntura sterile).
I trattamenti da fare sull’olivo sono generalmente tre, a concentrazioni diverse. In caso di pioggia battente, va ridato, in quanto dilavato.
Non ci vuole patentino per acquistarlo e non ha periodo di carenza.
Gli esperimenti fatti hanno dato buoni riscontri, migliori se utilizzato assieme al rame, in una sorta di poltiglia bordolese (anche il rame ha un leggero effetto negativo nei confronti della mosca olearia). in questo caso il periodo di carenza da rispettare è quello del rame (20gg.)
Gli svantaggi sono che sporca di bianco e costa molto.


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